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Tumore al rene Bibliografia: 1. AIOM, Tumori del rene, Linee Guida 2020; 2. AIOM, AIRTUM et al, I numeri del cancro in Italia, 2021; 3. Umbreit EC. et al. Indian J Urol, 2021:37(1): 13-19.Introduzione
  • Il tumore del rene (o carcinoma a cellule renali, Renal Cell Carcinoma – RCC) deriva dalla trasformazione tumorale delle cellule dell’organo ed è suddiviso dal punto di vista istologico in carcinoma a cellule chiare (70-80% dei casi), papillare (10-15%) e cromofobo (5%).1,2
  • Nel 2022, sono state stimate in Italia circa 12.600 nuove diagnosi di tumore del rene e delle vie urinarie: con 7.800 casi negli uomini e 4.800 nelle donne.2
  • Più della metà dei pazienti arriva alla diagnosi in modo accidentale, in seguito ad accertamenti eseguiti per altre ragioni, e nel 55% dei casi la malattia è confinata al rene al momento della diagnosi.2
  • La malattia può ripresentarsi anche dopo intervento chirurgico a scopo curativo (nel 25-30% dei casi), ma oltre il 50% dei pazienti con diagnosi di malattia in fase precoce raggiunge la guarigione.2
  • La malattia metastatica resta un’importante sfida terapeutica, nonostante siano state introdotte numerose nuove opzioni di trattamento negli ultimi due decenni.3
Epidemiologia e fattori di rischio
  • Nella maggior parte delle diagnosi (85%) il tumore colpisce il parenchima renale, mentre i restanti casi (15%) interessano le vie urinarie.4
  • Si manifesta soprattutto in soggetti anziani, con un picco di incidenza nell’ottava decade di vita.4
  • In Italia, la sopravvivenza a 5 anni è pari al 71%, senza differenze tra uomini e donne.2
  • In termini di prevalenza, in Italia sono circa 144.400 le persone in vita dopo una diagnosi di tumore del rene (97.200 uomini e 47.200 donne).2
  • Tra i fattori di rischio noti e non modificabili sono inclusi l’età avanzata, il sesso maschile, e alcuni fattori genetici o ereditari.5
  • Tra i fattori di rischio modificabili il fumo di sigaretta svolge un ruolo di primo piano (ed è responsabile di circa il 40% dei casi negli uomini), assieme all’obesità, importante in entrambi i sessi ma soprattutto nella popolazione femminile.2,4,5
  • Il rischio di tumore del rene aumenta anche in presenza di malattia cistica renale, alcune sindromi genetiche (malattia di von Hippel-Lindau, sindrome di Cowden), di una storia familiare di malattia o una storia personale di esposizione a radiazioni ionizzanti (magari legata a terapie mediche) e a causa dell’esposizione professionale a determinate sostanze (per esempio il tricloroetilene).4,5
  • Infine, anche l’utilizzo di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS diversi dall’aspirina) per periodi prolungati può aumentare il rischio di tumore del rene.4
Sintomi e Diagnosi
  • Il tumore del rene è generalmente asintomatico nelle sue fasi iniziali, mentre nelle fasi più avanzate può dare origine a segni e sintomi quali ematuria, dolore lombare, affaticamento, perdita di appetito, perdita di peso (non legata a una dieta), febbre persistente e anemia.6
  • Inoltre in alcuni casi è possibile notare alla palpazione la presenza di una massa a livello lombare.6
  • La diagnosi di tumore del rene si basa su un’anamnesi della storia clinica e familiare del paziente e sull’esame obiettivo nel quale vengono valutati segni e sintomi suggestivi di malattia.2
  • Le metodiche di imaging rappresentano gli strumenti più importanti e utilizzati per la diagnosi di carcinoma del rene: l’ecografia è in grado di evidenziare formazioni sospette, che devono poi essere ulteriormente analizzate mediante altre metodiche quali tomografia computerizzata e/o risonanza magnetica.4
  • A differenza di quanto avviene per la maggior parte dei tumori, la biopsia potrebbe non essere necessaria per arrivare alla diagnosi definitiva di tumore del rene.6 L’esame risulta comunque fondamentale ai fini della caratterizzazione istologica e molecolare della malattia.4
Trattamento
  • La chirurgia rappresenta la strategia terapeutica di prima scelta nel caso di malattia localizzata al rene e spesso viene eseguita con intento curativo. A seconda dei casi, si procede con una nefrectomia radicale oppure parziale e attualmente le opzioni chirurgiche includono anche interventi laparoscopici e/o robot-assistiti.7
  • Alla procedura di nefrectomia possono essere associate anche la rimozione dei linfonodi e delle ghiandole surrenali.7
  • La chirurgia può essere utile anche nella malattia in stadio avanzato, con lo scopo di rimuovere le metastasi e alleviare nel contempo alcuni sintomi.7
  • Nei pazienti anziani o particolarmente fragili e con malattia di dimensioni ridotte può essere presa in considerazione l’ipotesi di una sorveglianza attiva, con controlli piuttosto frequenti, al fine di evitare gli effetti collaterali di chirurgia o trattamenti sistemici.4,7
  • Il tumore del rene è poco responsivo alla chemioterapia che, di conseguenza, è scarsamente utilizzata soprattutto dopo l’introduzione delle terapie a bersaglio molecolare.
  • Le terapie a bersaglio molecolare hanno rappresentato una svolta nel trattamento del tumore del rene, in particolare della malattia metastatica, contribuendo ad aumentare notevolmente la sopravvivenza. A tutti gli effetti il tasso di mortalità si è ridotto in modo apprezzabile a partire dall’approvazione di sunitinib nel 2006.2,3
  • Tra le principali classi di terapie a bersaglio molecolare, somministrate anche in base alle classi di rischio per la sopravvivenza, si possono citare gli inibitori tirosin chinasici dell’angiogenesi (sunitinib, sorafenib, pazopanib e axitinib).2,4,7
  • Recentemente sono stati introdotti anche trattamenti immunoterapici (permbrolizumab, nivolumab, ipilimumab) da soli o in combinazione con terapie a bersaglio molecolare.2,7
  • In caso di fallimento degli inibitori tirosin-chinasici le opzioni di seconda linea includono nivolumab, cabozantinib, axitinib, everolimus e sorafenib,  le opzioni terapeutiche attualmente disponibili, in relazione alle categorie di rischio e al farmaco utilizzato in prima linea, sono rappresentate da: nivolumab, cabozantinib, axitinib, sunitinib, everolimus e sorafenib.2
Dove va la ricerca
  • Attualmente la ricerca si concentra su diversi aspetti relativi alla diagnosi, alla prognosi e al trattamento del tumore del rene.1
  • In particolare, sono in fase di sperimentazione nuove e diverse combinazioni di terapie a bersaglio molecolare o immunoterapie, soprattutto per i pazienti con malattia non asportabile mediante chirurgia.1
  • In fase di studio anche approcci neo-adiuvanti e adiuvanti, in genere basati sull’utilizzo di farmaci a bersaglio molecolare.1
  • Infine, numerosi sforzi sono dedicati alla ricerca di marcatori prognostici e di risposta ai trattamenti, nell’ottica di una medicina sempre più personalizzata.1

Bibliografia
1. American Cancer Society. Kidney cancer – About (consultato il 18 maggio 2022).
2. AIOM, AIRTUM, et al. I numeri del cancro in Italia, 2022.
3. Umbreit EC, et al. Indian J Urol. 2021;37(1): 13-19.
4. AIOM.Tumori del rene. Linee Guida 2020.
5. American Cancer Society. Kidney cancer – Causes, Risk Factors, and Prevention (consultato il 18 maggio 2022).
6. American Cancer Society. Kidney cancer – Early Detection, Diagnosis, and Staging (consultato il 18 maggio 2022).
7. American Cancer Society. Kidney cancer – Treatment (consultato il 18 maggio 2022).

PP-UNP-ITA-0571

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