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Patologia Meningococcica

La malattia meningococcica si verifica a seguito di un’infezione batterica sistemica causata dal batterio Neisseria Meningitidis. 1

meningococchi sono diplococchi Gram-negativi, suddivisi in gruppi capsulari antigenicamente distinti. Sono classificati in sierogruppi in base alle caratteristiche della capsula polisaccaridica e in tipo e sottotipo in base alle caratteristiche delle proteine di membrana esterne. 1

Ci sono finora 12 gruppi capsulari identificati: A, B, C, E, H, I, K, L, W, X, Y e Z. 1

I meningococchi colonizzano il nasofaringe spesso senza causare danni. Tra il 5% e l’11% degli adulti e fino al 25% degli adolescenti sono portatori del batterio senza segni o sintomi della malattia. Nei neonati e nei bambini piccoli, il tasso di carriage è basso. L’età, la stagionalità, il fumo, una precedente infezione influenzale di tipo A e il vivere in comunità, come le residenze universitarie o le caserme militari, sono stati identificati come fattori di rischio per la malattia. 1

La trasmissione avviene per via aerea, attraverso il contatto diretto con goccioline di saliva o con le secrezioni respiratorie di qualcuno che trasporta il batterio. La trasmissione di solito richiede uno stretto contatto frequente o prolungato. 1
 

L’infezione da meningococco si presenta comunemente come meningite o setticemia, o una combinazione di entrambi. Meno comuni sono la polmonite, la miocardite, l’endocardite, la pericardite, l’artrite, la congiuntivite, l’uretrite, la faringite e la cervicite. 1
 

Il quadro clinico può variare a seconda dell’età e non è infrequente una diagnosi iniziale non corretta. Inoltre, i bambini più piccoli presentano una più rapida progressione della malattia rispetto ai bambini più grandi. 2
 

Sebbene il primo picco di incidenza della malattia meningococcica invasiva si verifichi tra i bambini di età inferiore a 5 anni, il tasso di letalità è più alto nel picco secondario che ha luogo durante l’adolescenza. 3
 

I sopravvissuti alla malattia meningococcica invasiva in età adolescenziale presentano una serie preoccupante di deficit che includono un livello peggiore di salute fisica e mentale, di qualità della vita e di risultati scolastici. 3

Meningite

La presentazione più comune di IMD è la meningite, un riflesso del caratteristico tropismo meningeo di N. Meningitidis, che colpisce il 30-60% delle persone infette. 4
 

In Italia, nel periodo 2018-2020, il quadro clinico più frequente è stato rappresentato dalla meningite (tra il 35% e il 41% dei casi). 5
 

I sintomi non sono diversi da quelli delle altre meningiti batteriche, ma nel 10-20% dei casi la malattia è rapida e acuta, con un decorso fulminante che può portare al decesso in poche ore anche in presenza di una terapia adeguata. 6
 

I malati di meningite o altre forme gravi sono considerati contagiosi per circa 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica specifica. 6

Il periodo di incubazione è generalmente 3-4 giorni (da 2 fino a 10 giorni). 6 
 

 

La risposta infiammatoria è scatenata all’interno dello spazio subaracnoideo ed è responsabile dei sintomi e dei segni della meningite. 4

  • Febbre
  • vomito
  • cefalea
  • fotofobia
  • irritabilità
  • agitazione
  • sonnolenza
  • rigidità del collo

sono tipiche manifestazioni di meningite in soggetti di età >5 anni. Un rash cutaneo può essere presente fino al 26% dei casi, ma scarso e atipico rispetto a quello rilevabile in caso di setticemia. 4

Sepsi

Il meningococco può anche causare sepsi meningococcica, un quadro clinico talvolta molto grave per la presenza del batterio nel sangue, che può presentarsi da solo o coesistere con le manifestazioni cliniche della meningite. 6
 

In Italia, nel periodo 2018-2020,  sepsi/batteriemia ha rappresentato il 27-35% dei casi di IMD. 5
 

Dolore agli arti inferiori, estremità fredde, pallore cutaneo sono indicatori precoci di sepsi in bambini e adolescenti e si manifestano entro 12 ore dall’insorgenza della malattia. Sonnolenza, respiro corto o affanno e diarrea sono ulteriori sintomi nei bambini più piccoli. 4
 

La comparsa di petecchie o porpora, classico segno di setticemia meningococcica, si ha nel 40-80% dei casi. 4
 

Un rash maculopapulare che sbiadisce è comunemente presente all’inizio della malattia anche tra coloro che più tardi sviluppano un rash petecchiale o purpurico e persiste nel 13% dei casi, portando potenzialmente a diagnosi errata di infezione virale. 4

Confusione e delirio, secondari all’ipotensione e all’ipoperfusione cerebrali, sono segni tardivi. La replicazione meningococcica nel sangue porta al rilascio di grandi quantità di endotossina, riscontrata all’interno delle vescicole della membrana esterna, che porta all’attivazione dell’immunità innata e acquisita. Il risultante danno generalizzato all’endotelio del microcircolo porta a fuoriuscita di liquidi dai capillari, inappropriate vasocostrizione/vasodilatazione, coagulazione intravascolare disseminata e grave depressione della funzionalità miocardica; il tutto contribuisce all’insufficienza multiorgano e alla morte. 4
 

Cefalea e dolore agli arti inferiori sono i sintomi cronici più frequentemente osservati nei bambini in seguito a setticemia meningococcica. 4
 

Cicatrici cutanee secondarie alla porpora necrotica possono essere da impercettibili a deturpanti così da richiedere innesti cutanei. 4
 

Amputazioni delle dita o degli arti, frequentemente multiple, sono il risultato di necrosi della pelle, dei muscoli e delle ossa delle parti affette. 4
 

Evidenza di insufficienza renale persistente può protrarsi per più di 4 anni sia in bambini sia in adulti, con il rischio di necessità di trapianto. 4

IMD: malattia meningococcica invasiva.
 

Bibliografia

1. Public Health England. Meningococcal: the green book. Chapter 22. Settembre 2016. Disponibile al sito: https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/554011/Green_Book_Chapter_22.pdf. Ultimo accesso: 24/5/2022.

2. Bosis S, Mayer A, Esposito S. Meningococcal disease in childhood: epidemiology, clinical features and prevention. J Prev Med Hyg. 2015;56(3):E121-4.

3. Borg J, Christie D, Coen PG, et al. Outcomes of meningococcal disease in adolescence: prospective, matched-cohort study. Pediatrics. 2009;123(3):e502-9.

4. Pace D, Pollard AJ. Meningococcal disease: Clinical presentation and sequelae. Vaccine. 2012;30(Suppl2):B3-B9.

5. Istituto Superiore di Sanità. Sorveglianza delle malattie batteriche invasive in Italia. Rapporto 2020. Disponibile al sito: https://www.iss.it/documents/20126/0/Rapporto+MaBI+2020.pdf/a2d63000-2b68-56d9-bdf2-b471bd77417d?t=1644488786938. Ultimo accesso: 24/5/2022.

6. Epicentro. Informazioni generali: malattie batteriche invasive (sepsi e meningiti). Disponibile al sito: http://www.epicentro.iss.it/problemi/meningiti/meningite.asp. Ultimo accesso: 24/5/2022.

PP-UNP-ITA-0851

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