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Aspergillosi Invasiva nei pazienti ricoverati nelle Unità di Terapia Intensiva (UTI)

La diagnosi tempestiva di Aspergillosi Invasiva costituisce ancora oggi una vera sfida clinica: registra, infatti, un tasso di incidenza fino al 7% nei pazienti ricoverati in UTI, di cui il 70% senza fattori predisponenti tipici per questa infezione fungina invasiva.1

Principali fattori di rischio da valutare

In soggetti non affetti da neoplasie ematologiche, i fattori di rischio per l'Aspergillosi Invasiva (AI) sono:

  • il trapianto di organo solido2
  • lunghi trattamenti con corticosteroidi o con altri immunosoppressori2
  • stadi avanzati di AIDS2
  • tumore solido2
  • insufficienza epatica o cirrosi2
  • il ricovero in terapia intensiva in condizioni critiche2

La lista è in continua espansione. L'Aspergillosi Invasiva è stata, infatti, descritta anche in pazienti apparentemente immunocompetenti in condizioni critiche con complicazioni legate alla sindrome da distress respiratorio (ARDS), bronco-pneumopatia cronico ostruttiva (BPCO), influenza, polmonite, ustioni, infezioni batteriche gravi, chirurgia e malnutrizione.2 Questi pazienti spesso non soddisfano i criteri EORTC/MSG per l'Aspergillosi Invasiva.2

Tra le criticità emergenti correlate all’AI spiccano le infezioni influenzali gravie quelle da SARS-CoV-24, tanto da coniare delle nuove definizioni di Aspergillosi Invasiva collegate a queste sindromi, rispettivamente IAPA (Influenza Associated Pulmonary Aspergillosis) e CAPA (Covid Associated Pulmonary Aspergillosis).

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Il trattamento dell’aspergillosi dipende dalla categoria

Ci sono tre grandi categorie di aspergillosi polmonare:

  1. Aspergillosi broncopolmonare allergica (ABPA)4
  2. Aspergillosi polmonare cronica (CPA)4
  3. Aspergillosi polmonare invasiva (API)4
Aspergillosi broncopolmonare allergica (ABPA)È una malattia polmonare infiammatoria causata da ipersensibilità a Aspergillus fumigatus, quasi esclusivamente descritta in pazienti con asma e fibrosi cistica. I sintomi non sono specifici e si sovrappongono spesso a quelli della condizione polmonare predisponente. La terapia comprende glucocorticoidi e farmaci antifungini.4
Aspergillosi polmonare cronica (CPA)Comprende una serie di patologie con fattori di rischio e condizioni cliniche simili, ed è generalmente descritta in pazienti immunocompetenti con una preesistente patologia polmonare. I sintomi sono rappresentati da tosse produttiva cronica, perdita di peso ed emottisi, con segni radiografici di lesioni cavitarie o nodulari.4 La forma più comune di CPA è l’aspergillosi polmonare cavitaria cronica, che, quando non trattata, può progredire ad aspergillosi polmonare fibrosa cronica.5  La terapia triazolica è il perno della gestione della CPA.6Aspergillosi polmonare invasiva (AI)

È la più grave forma di aspergillosi polmonare, caratterizzata da una progressione relativamente rapida, da pochi giorni a qualche settimana, e da un elevato tasso di mortalità. I sintomi clinici della AI sono acuti e possono essere indistinguibili da quelli della polmonite batterica.4 I pazienti con AI presentano tosse e dispnea. La febbre può non essere sempre presente, soprattutto nei pazienti immunodeficienti, che possono non essere in grado di sviluppare una risposta infiammatoria appropriata. Nondimeno, la febbre che persiste nonostante la terapia antibiotica dovrebbe aumentare il sospetto di AI.4 La conta assoluta dei neutrofili può essere bassa, normale o alta, a seconda dello stato immunitario e delle comorbidità del paziente.4

Le linee guida ESCMID-ECMM-ERS* raccomandano fortemente che qualsiasi paziente considerato a rischio di AI riceva la terapia antifungina.2 I farmaci triazolici, che bloccano la sintesi dell'ergosterolo, un componente importante della membrana cellulare fungina, rappresentano il trattamento di prima scelta.7

 *European Society for Clinical Microbiology and Infectious Diseases (ESCMID), European Confederation of Medical Mycology (ECMM), European Respiratory Society (ERS).

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Infezioni fungine invasive in terapia intensiva

Bibliografia:
1. Taccone, F. S., Van den Abeele, A. M., Bulpa, P., Misset, B., Meersseman, W., Cardoso, T., ... & AspICU Study Investigators. (2015). Epidemiology of invasive aspergillosis in critically ill patients: clinical presentation, underlying conditions, and outcomes. Critical Care, 19(1), 7.
2. Ullmann A. J., Aguado, J. M., Arikan-Akdagli, S., Denning, D. W., Groll, A. H., Lagrou, K., ... & Cornely, O. A. (2018). Diagnosis and management of Aspergillus diseases: executive summary of the 2017 ESCMID-ECMM-ERS guideline. Clinical Microbiology and Infection, 24, e1-e38
3. Koehler, Philipp, et al. "Defining and managing COVID-19-associated pulmonary aspergillosis: the 2020 ECMM/ISHAM consensus criteria for research and clinical guidance." The Lancet Infectious Diseases 21.6 (2021): e149-e162.
4. Kanj A., Abdallah, N., & Soubani, A. O. (2018). The spectrum of pulmonary aspergillosis. Respiratory medicine, 141, 121-131.
5. Denning D. W., et al. "Chronic pulmonary aspergillosis: rationale and clinical guidelines for diagnosis and management." European Respiratory Journal 47.1 (2016): 45-68.
6. Bongomin F., Harris, C., Hayes, G., Kosmidis, C., & Denning, D. W. (2018). Twelve-month clinical outcomes of 206 patients with chronic pulmonary aspergillosis. PLoS One, 13(4), e0193732.
7. Traunmüller, F., Popovic, M., Konz, K. H., Smolle-Jüttner, F. M., & Joukhadar, C. (2011). Efficacy and safety of current drug therapies for invasive aspergillosis. Pharmacology, 88(3-4), 213-224.

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