Esordio e diagnosi della malattia

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Esordio della malattia
Nella fase iniziale il carcinoma della prostata è in genere asintomatico. L’iter diagnostico, che inizia con la visita specialistica urologica, è basato sull’esame clinico mediante esplorazione digito-rettale, il dosaggio del PSA e conferma mediante esami di imaging (ecografia prostatica e/o risonanza magnetica multiparametrica).¹

Con il progredire della malattia possono comparire alcuni sintomi quali¹:

• diminuzione della potenza del getto urinario
• pollachiuria
• ematuria
• disuria
• il dolore perineale.

Nelle fasi più avanzate della malattia, essendo lo scheletro la prima sede di metastatizzazione, è caratteristico lo sviluppo di dolore osseo, localizzato principalmente a livello del rachide.¹ 

Diagnosi
Il primo passo nella valutazione dello stato della prostata è la visita specialistica urologica. Il medico può decidere di procedere con il test del PSA e l’esplorazione rettale, che viene eseguita in ambulatorio, e permette già in buona parte dei casi di identificare la presenza di eventuali noduli a livello della prostata. L'unico esame in grado di identificare con certezza la presenza di cellule tumorali nel tessuto prostatico è la biopsia prostatica. La risonanza magnetica multiparametrica è diventata fondamentale per decidere se e come sottoporre il paziente a tale biopsia, che viene eseguita in anestesia locale, ambulatorialmente o in day hospital, e dura pochi minuti.²

Bibliografia:
1. AIOM I numeri del cancro in Italia 2022
2. https://www. airc.it/cancro/informazioni-tumori/guida-ai-tumori/tumore-della-prostata

PP-UNP-ITA-3174